In occasione del rinnovo delle cariche statutarie dell'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, presentate dieci azioni per “guarire” la relazione tra cittadini e istituzioni e la reputazione della PA e del sistema Italia in Europa. Confermati, per il prossimo triennio, la presidente Leda Guidi e il segretario generale Marco Magheri in un Consiglio direttivo di donne e uomini considerati tra i massimi esperti in materia.
L'Associazione, costituita nel novembre del 1990 e che riunisce i comunicatori della sfera pubblica attestandone, unica in Italia, la qualificazione professionale, ha come finalità la promozione della cultura della comunicazione come leva per garantire i diritti fondamentali delle persone
Sono dieci le azioni necessarie per “guarire” la relazione tra cittadini e istituzioni e per migliorare lo stato di salute della reputazione della Pubblica Amministrazione. La cura per il sistema Italia è stata presentata nel corso dell'assemblea nazionale dell'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, a Roma, in un evento su Agenda 2030 dell'ONU e Comunicazione in Europa. Si è fatto il punto sulla sostenibilità e sull'innovazione assieme al Consiglio Italiano del Movimento Europeo e in collaborazione con Infocivica – Gruppo di Amalfi e Stati Generali dell'Innovazione.
«Il nostro dovere – sottolinea il segretario generale Marco Magheri – è di dare concreta attuazione a quanto evidenziato dall'OCSE nel suo ultimo rapporto e che appartiene al nostro DNA, cioè che le azioni di comunicazione debbano essere misurate relativamente agli effetti e all'impatto che hanno sulle politiche pubbliche. Il risultato del nostro contributo lo misureremo da quanto il nostro lavoro quotidiano riuscirà a incidere sulla qualità della vita delle singole persone».

Nel presentare le dieci direttrici strategico-tattiche (elencate in coda al comunicato) per il prossimo mandato del Consiglio direttivo, il segretario generale ha posto l'accento sulla necessità di promuovere la cultura della comunicazione pubblica e istituzionale come volano dei diritti fondamentali delle persone in Italia e in Europa. Aggiungendo la volontà di attivare alleanze con istituzioni, organizzazioni del terzo settore e di promozione sociale e associazioni. Oltre all'impegno a rinnovare le iniziative di formazione e aggiornamento professionale, anche ai sensi della L. 4/2013 (che qualifica il comunicatore pubblico), alle nuove esigenze degli operatori e del sistema della PA e a contribuire al contrasto a forme di disinformazione e misinformazione sempre più diffuse. Importante sarà proseguire le collaborazioni con il sistema di alta formazione (università, centri di ricerca, gruppi di pensiero, istituzioni) «per accompagnare - ha evidenziato il segretario generale - la risposta alle sfide del nostro tempo, dallo sviluppo sostenibile alle intelligenze artificiali, dalla proattività di poteri privati nello spazio pubblico all'iperconnessione e ipercomplessità».
«Siamo una comunità – ha precisato la presidente Leda Guidi – che, pur nelle difficoltà “storiche” delle PA italiane, è orientata alle innovazioni ed è capace di attraversare cambiamenti e di accogliere nuove sfide professionali». Un'associazione con «obiettivi e valori – ha proseguito Guidi – che si arricchiscono, giorno per giorno, di nuovi contenuti e si aprono a nuove pratiche e a nuovi saperi, anche connessi con i cambiamenti sociali, tecnologici e mediali».
● Pasquale Mancuso - giornalista e comunicatore pubblico; già componente nella Commissione nazionale Federcasa in materia di riorganizzazione delle strutture federali di informazione, comunicazione ed editoria e consulente dell'ufficio del Questore del Senato della Repubblica per le attività di comunicazione ed informazione; più volte incaricato per le attività riguardanti relazioni esterne, comunicazione e informazione negli enti specializzati di edilizia residenziale pubblica nella Regione Calabria.