Zelensky al Parlamento: l’Ucraina difende l’Europa da barbarie. VIDEO

23-03-2022 10:37 -

«L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo e loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie non deve entrare». Dopo i videocollegamenti con Parlamenti d’Europa, Regno Unito, Canada, Stati Uniti, Germania e Israele, il presidente ucraino Zelensky parla da Kiev alle Camere italiane, riunite a Montecitorio. Una standing ovation dei parlamentari italiani ha accolto la sua immagine in diretta proiettata sui video dell’Aula della Camera. Poco prima Papa Francesco aveva chiamato al telefono Zelensky che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Dopo l’intervento del presidente ucraino ha preso la parola il premier Mario Draghi che ha detto: «L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea».

Mariupol come Genova, immaginatevela distrutta
«L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata» ha detto il presidente ucraino che, come nei sui precdenti discorsi ai parlamenti occidentali, ha dimostrato una grande efficacia nella scelta delle immagini e delle citazioni. Ad ascoltare il suo discorso (12 minuti in tutto) il presidente del Senato Elisabetta Casellati, quello della Camera Roberto Fico, il premier Mario Draghi, l’ambasciatore ucraino, Yaroslav Melnyk, e i parlamentari. Non tutti, però. Alcuni, infatti, mancano all’appuntamento, o perchè in polemica aperta con l’iniziativa, o per marcare, più sottotraccia, un distinguo personale rispetto alla posizione sulla guerra presa dall’Italia e dai suoi principali partiti politici.

«Ucraina è cancello, barbarie non entri in Ue»
«L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo e loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie non deve entrare» ha detto Zelensky che ha ringraziato l’Italia «per l’aiuto agli ucraini, più di 70mila sono stati costretti a fuggire, più di 25mila bambini. In Italia è nato il primo bimbo ucraino da una madre scappata dalla guerra provocata da una sola persona, decine di bimbi sono nei vostri ospedali e vi siamo grati. Dal primo giorno avete condiviso il nostro dolore, aiutato gli ucraini con il vostro calore e con la vostra forza». Ma il presidente dell’Ucraina ha anche sottolineato che «l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni». Nel frattempo il bilancio si fa sempre più drammatico: «Una settimana fa - ha ricordato Zelensky - ho parlato ad un incontro a Firenze, ho chiesto a tutti gli italiani di portare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi, ora sono ora 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi».

«Roma congeli beni degli oligarchi, non accoglieteli»
Funzionari e oligarchi russi «utilizzano l’Italia come luogo per le loro vacanze, non dovete accogliere queste persone. Dovete congelare immobili e conti, sequestrare gli yacht e congelare gli asset di chi in Russia ha potere di decisione» ha chiesto il presidente ucraino. «Dovete sostenere le sanzioni e l’embargo contro le navi russe nei vostri porti - ha continuato - non dovete permettere assolutamente eccezioni alle sanzioni per nessuna banca russa».

«I russi torturano e violentano come i nazisti»

«A Kiev torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni. L’ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti. L’esercito russo è riuscito a minare anche il mare vicino ai nostri porti: questo è un pericolo anche per i Paesi vicini» ha detto Zelensky che ha chiesto di «fermare uno solo, affinché sopravvivano a milioni». Quindi si è rivolto al «popolo italiano»: «Bisogna fare il possibile per garantire la pace. Questa è una guerra creata per decine di anni da una sola persona, che ha guadagnato molti soldi con le esportazioni di petrolio e gas» e ora li usa per la guerra.

Draghi: l’Italia la vuole nell’Ue
Dopo i brevi interventi dei presidenti di Camera e Senato, ha preso la parola il premier Draghi (che mercoledì 23 marzo sarà di nuovo a Montecitorio e a Palazzo Madama per le comunicazioni in vista del prossimo consiglio europeo, un appuntamento cruciale che determinerà le prossime mosse dell’Ue sul fronte umanitario, sanzionatorio ed energetico). «Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa: è un processo lungo fatto di riforme necessarie. L’Italia è a fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea» ha scandito il premier italiano. «Davanti a inciviltà non ci giriamo dall’altra parte» ha assicurato per poi sottolineare che «Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza». Draghi ha poi riconosciuto che «la resistenza» ucraina di «tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica».

Draghi: di fronte a massacri, aiuti anche militari
Draghi ha garantito che «l’Italia è pronta a fare di più sulla crisi ucraina» e ha detto che «a chi scappa dalla guerra dobbiamo offrire accoglienza, di fronte ai massacri dobbiamo rispondere con aiuti, anche militari, alla resistenza». «Al crescente isolamento di Putin - ha affermato - dobbiamo opporre l’unità della comunità internazionale. L’Ucraina ha diritto di essere sicura, libera, democratica. L’Italia, il governo e il parlamento, tutti i cittadini sono con voi».




Fonte: Sole24Ore