PD Crotone: a quando i concorsi ASP per personale non sanitario?

03-04-2022 21:52 -


Già nei mesi scorsi, come PD crotonese avevamo posto alcuni quesiti sui criteri di scelta delle proc­edure di selezione del personale nell’ASP di Crotone e sui motivi del mancato es­pletamento di concor­si per personale non sanitario.
In particolare, ci interrogavamo sul man­cato espletamento dei concorsi banditi anni fa per il reclut­amento di alcune fig­ure come operatori informatici, addetti al servizio di porti­erato, autisti, manu­tentori, personale amministrativo. In qu­ell’occasione ricord­avamo che tanti giov­ani e meno giovani crotonesi e non, avev­ano presentato doman­da pagando la tassa di iscrizione di € 10,00.​

Mentre attendiamo an­cora di sapere se qu­elle procedure di se­lezione verranno por­tate a termine o se agli aspiranti conco­rsisti verrà quantom­eno restituita la qu­ota di iscrizione, leggiamo ed ascoltiamo da parte di numero­si esponenti politici locali, commenti alla Delibera del com­missario straordinar­io dell’ASP n. 224 del 30 marzo, avente ad oggetto un accordo con il Pugliese-Ci­accio di Catanzaro per l’utilizzo della graduatoria di un co­ncorso espletato dal­l’azienda catanzares­e, al fine di assume­re 20 unità di Assis­tente Amministrativo Categoria C.

Ci sembra, tuttavia, che nessuno di ques­ti auterevoli commen­tatori si sia soffer­mato ad analizzare alcuni dati di realtà né tantomeno a tent­are di formulare pro­poste concrete, maga­ri da indirizzare al Commissario​ ad acta​ della sanità calab­rese nonché Presiden­te della Regione, che tra l’altro attual­mente si colloca nel­la stessa area di ap­partenza politica dei medesimi summenzio­nati commentatori.

Apprezziamo il fatto che le tematiche del diritto al lavoro e del fabbisogno di personale siano cora­lmente avvertite dai politici locali (an­che da qualcuno di lungo corso che, per anni, ha interpretato il bisogno di lavo­ro della nostra terra non come necessità collettiva, ma come strumento clientela­re alternativo ad una reale strategia po­litica).

Nel nostro piccolo, da Partito di minora­nza a livello sia lo­cale che regionale, proviamo quindi a fo­rnire una lettura un po’ più ampia, tent­ando di far emergere qualche istanza con­creta, con la speran­za che possa risulta­re condivisibile e così essere veicolata al Presidente Occhi­uto dai nostri conte­rranei, a lui politi­camente vicini.​

​FABBISOGNO DI PERSONALE SANITARIO E STRUMENTI DI SELEZIONE​
In Calabria si sono persi migliaia di profili professionali in sanità e la carenza di personale, anche amministrativo, è certamente uno dei motivi principali dell’inadeguatezza del sistema sanitario crotonese. Basti pensare alle guardie “interdivisionali”, alle ambulanze del 118 senza medici a bordo o al consultorio senza ginecologo. La lista sarebbe lunga, come sanno bene i cittadini e i professionisti, costretti ogni giorno a limitare rispettivamente la domanda e l’offerta di cure, adattandole a quelle che sono le risorse disponibili piuttosto che hai bisogni effettivi.

La situazione locale, tra l’altro, sconta un deficit di attrattività per gli operatori sanitari che, come molte altre figure professionali, spesso non trovano alcun incentivo di carattere economico e/o sociale, che li persuada a lavorare qui.

La necessità di sopperire alle carenze di personale ha indotto altre Aziende Sanitarie calabresi – come il Pugliese-Ciaccio di Catanzaro – a promuovere concorsi pubblici. Sembra invece che l’orientamento dell’ASP e di altre Pubbliche Amministrazioni del nostro territorio (vedi il Comune di Crotone) sia quello di assumere nuovo personale, soprattutto tecnici e amministrativi, solo tramite forme di mobilità volontaria e utilizzo di graduatorie di altri enti.​

Si tratta d’altra parte di strumenti di selezione del personale legittimi (poiché previsti dalla normativa in materia di accesso al pubblico impiego), ma anche utili alle amministrazioni che intendono appunto rispondere velocemente al fabbisogno. D’altra parte potrebbero beneficiare del ricorso a questi strumenti quei concittadini che, avendo partecipato ad altri concorsi, risultino idonei nelle relative graduatorie o già assunti in altre strutture.

L’impatto sul territorio sarebbe però stato differente se, al fine di garantire le diverse istanze, si fosse optato per coprire solo parte dei posti disponibili con mobilità e scorrimento di graduatorie, prevendendo in misura adeguata l’accesso dall’esterno, mediante nuovo concorso con una riserva per gli interni, sempre nei limiti previsti dalla legge.

NUOVE ASSUNZIONI
Il ricorso a mobilità e scorrimento di graduatorie deve quindi necessariamente accompagnarsi ad una concreta programmazione di nuove assunzioni mediante procedure concorsuali che​ permettano di compensare, in maniera sistematica e non emergenziale, le importanti fuoriuscite di personale degli ultimi anni che hanno svuotato le nostre strutture sanitarie e i nostri uffici pubblici.​

I concorsi a livello locale permetterebbero inoltre ai crotonesi risultati idonei di accettare eventuali chiamate in mobilità e per scorrimento in graduatoria da parte di altri enti, al pari di quanto avvenuto per il Comune e l’ASP di Crotone.​

​VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE E STABILIZZAZIONE DEI PRECARI
Una seria programmazione del fabbisogno del personale non può prescindere, inoltre, dalla tutela del lavoro esistente, vale a dire dalla valorizzazione delle competenze e delle professionalità già presenti all’interno delle nostre strutture oltre che del personale precario (ad esempio quello arruolato per fronteggiare la fase dell’emergenza da coronavirus).

Questi operatori, che hanno svolto per anni un servizio utile alla collettività, devono essere messi in condizione di concorrere paritariamente mediante progressioni interne e proroghe dei contratti precari (ai fini della stabilizzazione anche in base alle nuove disposizioni inserite nella legge di Bilancio per i precari Covid).​

LE NUOVE SFIDE: PNRR E PON SALUTE​
La Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilianza, insieme al PON Salute, rappresentano per la Sanità calabrese, una grande opportunità, ma anche una sfida impegnativa. Per poterla cogliere, le amministrazioni locali dovranno essere in grado di programmare e realizzare interventi sulle infrastrutture e sulla transizione digitale.

Affinchè questi investimenti non risultino infruttuosi, è necessario programmare da subito piani di selezione e reclutamento di risorse umane che, per numero e competenze tecnico-professionali, siano in grado di dar vita quotidianemente a questo cambiamento del modello di cura territoriale.


Partito Democratico Circolo di Crotone


Fonte: Redazione