Consiglio Regionale: rinviate le nomine, Mammoliti vigila

25-07-2022 17:07 -

"No a sospetti interferenze anomale con elezioni politiche".

"Dinanzi ad una campagna elettorale da cui i cittadini si attendono dalla politica posizionamenti chiari e proposte puntuali per affrontare i tanti problemi del Paese, a ognuno di noi è richiesta la massima responsabilità nell'esercizio delle funzioni pubbliche".
Così il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, della Lega, ha motivato, durante la Conferenza dei capigruppo, la decisione di non dare corso alle nomine di sua competenza per le quali è stato delegato dall'Assemblea legislativa.
"E questo - ha affermato il presidente Mancuso - per evitare sospetti di interferenze anomale attraverso gli strumenti di cui la Regione dispone e prevenire i rischi di eventuali distorsioni in quella che auspichiamo debba essere una libera e corretta consultazione elettorale".
La sospensione delle nomine, "pur essendo stati regolarmente pubblicati - ha detto ancora Mancuso - gli elenchi definitivi dei candidati e benché il Consiglio regionale abbia delegato il suo vertice istituzionale e amministrativo ad effettuare le circa 70 designazioni di sua competenza, si protrarrà per tutto il periodo della campagna elettorale per le consultazioni politiche fissate per il 25 settembre".


Mammoliti: «No alla spartizione con “manuale Cencelli”

«La decisione di rinviare le nomine, che come previsto dallo Statuto, avrebbe dovuto decidere il consiglio regionale, pur apprezzando lo spirito, non cancella affatto la reiterazione sbagliata di una consuetudine deleteria per la nostra regione». Lo afferma in in una nota il consigliere regionale del Partito democratico, Raffaele Mammoliti che aggiunge: «A scanso di equivoci, tale situazione è esclusiva responsabilità della politica e non certo del Presidente del Consiglio che dovrà ottemperare ai poteri sostitutivi».
«Demandare a pochi la decisione da manuale Cencelli – sostiene – pone un problema di trasparenza e di competenza. Il momento del cambiamento reale in Calabria passa attraverso l’acquisizione di credibilità della politica e del governo trasparente delle istituzioni democratiche della regione. Non vorrei che in questa fase si attivassero promesse da campagna elettorale».
«Sarebbe utile rinsavire abbandonando questo metodo – sottolinea Mammoliti – promuovendo un sussulto democratico-politico-istituzionale e culturale atto a ripristinare le prerogative previste del Consiglio attraverso anche la definizione di un regolamento e/o accordo quadro che preveda una percentuale di nomine ex novo di persone che negli ultimi anni non siano state nominate né dal centro destra né dal centro sinistra. Per quanto mi riguarda in coerenza con quanto sostenuto nel consiglio regionale non intendo concorrere a tale spartizione e diffido chiunque ad assumere decisioni a nome mio».
«Su questo terreno – annuncia – condurrò le mie battaglie in consiglio e politicamente nei territori della regione. Nei prossimi giorni promuoverò un incontro aperto con iscritti, militanti ed elettori del Pd per esporre pubblicamente alcuni punti di vista utili a rafforzare la consistenza programmatica e il profilo strategico del Pd calabrese in vista di passaggi e appuntamenti importanti».
«Bisogna concretamente assumere scelte chiare a sostegno di un Piano straordinario del lavoro – conclude Mammoliti – e favorire l’affermazione dei diritti di cittadinanza se si vuole veramente costruire una proposta politica di governo ai vari livelli alternativa al centro destra, credibile e soprattutto incentrata su un vero cambiamento politico, istituzionale, culturale».



Fonte: Ansa