San Giovanni in Fiore: dopo 14 anni riapre l'alberghiera

27-10-2022 18:15 -

70 posti e per la riapertura sono state reclutate 25 nuove figure professionali.
Dopo 14 anni riapre la scuola alberghiera di San Giovanni in Fiore. A tagliare il nastro per la riapertura della struttura il sindaco di San Giovanni in Fiore e presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che ha affermato: “Restituiamo al popolo una struttura che gli appartiene, grazie ad un’intensa sinergia istituzionale fra la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, l’Arsac, il Comune di San Giovanni in Fiore e l’Istituto alberghiero statale della stessa cittadina silana. Si va a concretizzare un sogno di Jole Santelli, la quale amava la Sila e scommetteva sulle sue potenzialità”.

Ai locali della scuola è annesso un convitto con 70 posti, chiuso 30 anni fa, e per la riapertura sono state reclutate 25 nuove figure professionali. “Con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, la vicepresidente Giuseppina Princi e la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, siamo impegnati – ha sottolineato Gallo – al fine di dare ai nostri giovani l’opportunità di formarsi al meglio in Calabria e di restarci per lavorare nella ristorazione e nel settore alberghiero. In questa scuola vogliamo portare presto anche l’alta formazione professionale”. “Oggi – ha detto Succurro – è stata una festa emozionante per la comunità locale. Finalmente riparte la scuola alberghiera sangiovannese, che negli ultimi mesi la Provincia di Cosenza aveva ristrutturato in più parti, su mio indirizzo e con una spesa di circa 200mila euro, in modo da riaprirne il convitto ad uso degli studenti dell’Alberghiero statale, che peraltro adesso hanno nuovi spazi per le loro attività didattiche.

Ringrazio di cuore tutte le istituzioni che hanno reso possibile questo risultato. Formazione, qualità della ristorazione e promozione turistica sono i perni dello sviluppo su cui puntiamo insieme alla Regione e all’Arsac, che alla Provincia di Cosenza ha concesso i locali della scuola alberghiera, con l’idea di cederglieli dopo”.



Fonte: Redazione