A Crotone maggiore sicurezza nel Pronto Soccorso
03-07-2025 18:18 - ATTUALITA'
L’Asp di Crotone vara il primo sistema con bracciali antiaggressione in Calabria.
Il Commissario straordinario Monica Calamai: “Auspichiamo che questo modello possa essere esteso ad altri reparti strategici e diventare un riferimento per l’intero sistema sanitario regionale”
L’Azienda sanitaria provinciale di Crotone è la prima in Calabria ad aver adottato un innovativo sistema antiaggressione dedicato alla tutela di medici, infermieri e operatori del Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio”.
Il progetto aziendale nasce dalla forte volontà della direzione strategica di garantire soluzioni concrete e rapide in risposta all’aumento degli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario.
Il sistema comprende una centrale locale per la gestione degli allarmi, bracciali da polso con copertura in radiofrequenza criptografata, riproduttori vocali per la diffusione dell’allarme, un radiocomando, un tablet dedicato al posto di Polizia interna e un’infrastruttura informatica integrata nella rete LAN aziendale.
Il dispositivo consente di lanciare un allarme immediato semplicemente premendo un pulsante sul bracciale, attivando un segnale che raggiunge direttamente la Polizia interna e diffonde un messaggio audio in diversi punti del Pronto Soccorso. La copertura del sistema arriva fino a 500 metri in campo libero, permettendo agli organi di vigilanza di agire immediatamente anche in situazioni critiche.
“Questo intervento rappresenta un segnale concreto di attenzione verso la sicurezza di chi ogni giorno garantisce assistenza e cure in prima linea – dichiara il Commissario straordinario dell’Asp di Crotone, Monica Calamai –. Garantire ambienti di lavoro più sicuri significa proteggere la dignità e la serenità del personale sanitario, ma anche migliorare la qualità dell’assistenza offerta ai cittadini. È nostra ferma volontà fare in modo che questo modello possa essere esteso ad altri reparti strategici e diventare un riferimento per l’intero sistema sanitario regionale”.
È in corso la definizione degli accordi con gli organi di vigilanza preposti per rendere pienamente operativo il sistema. A breve è prevista anche la consegna ufficiale dei dispositivi al personale in servizio.
Il Commissario straordinario Monica Calamai: “Auspichiamo che questo modello possa essere esteso ad altri reparti strategici e diventare un riferimento per l’intero sistema sanitario regionale”
L’Azienda sanitaria provinciale di Crotone è la prima in Calabria ad aver adottato un innovativo sistema antiaggressione dedicato alla tutela di medici, infermieri e operatori del Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio”.
Il progetto aziendale nasce dalla forte volontà della direzione strategica di garantire soluzioni concrete e rapide in risposta all’aumento degli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario.
Il sistema comprende una centrale locale per la gestione degli allarmi, bracciali da polso con copertura in radiofrequenza criptografata, riproduttori vocali per la diffusione dell’allarme, un radiocomando, un tablet dedicato al posto di Polizia interna e un’infrastruttura informatica integrata nella rete LAN aziendale.
Il dispositivo consente di lanciare un allarme immediato semplicemente premendo un pulsante sul bracciale, attivando un segnale che raggiunge direttamente la Polizia interna e diffonde un messaggio audio in diversi punti del Pronto Soccorso. La copertura del sistema arriva fino a 500 metri in campo libero, permettendo agli organi di vigilanza di agire immediatamente anche in situazioni critiche.
“Questo intervento rappresenta un segnale concreto di attenzione verso la sicurezza di chi ogni giorno garantisce assistenza e cure in prima linea – dichiara il Commissario straordinario dell’Asp di Crotone, Monica Calamai –. Garantire ambienti di lavoro più sicuri significa proteggere la dignità e la serenità del personale sanitario, ma anche migliorare la qualità dell’assistenza offerta ai cittadini. È nostra ferma volontà fare in modo che questo modello possa essere esteso ad altri reparti strategici e diventare un riferimento per l’intero sistema sanitario regionale”.
È in corso la definizione degli accordi con gli organi di vigilanza preposti per rendere pienamente operativo il sistema. A breve è prevista anche la consegna ufficiale dei dispositivi al personale in servizio.
Fonte: Redazione