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Al via la settimana mondiale della Tiroide, in 6 mln ne soffrono

25-05-2022 18:13 - SALUTE
Dal 25 al 31 maggio torna l’appuntamento annuale con la Settimana mondiale della tiroide. In Italia sono 6 milioni le persone con problemi alla tiroide, a cui si associa una prevalenza di patologie non gravi e curabili.
Tuttavia, come ha sottolineato Marcello Bagnasco, presidente dell'Associazione italiana tiroide (Ait), "l'ampia disponibilità di notizie online può portare alla proliferazione di informazioni inesatte o false con ricadute sulla salute". Per questo lo slogan scelto per la settimana mondiale della tiroide 2022, patrocinata in Italia dall’Istituto superiore di Sanità (Iss) e promossa dalle principali società scientifiche endocrinologiche, mediche e chirurgiche, è "Tiroide e salute: io mi informo bene".

"I pazienti che si rivolgono a noi sono spesso confusi sulla loro condizione. Non è semplice orientarsi tra le mille informazioni a portata di click", ha sottolineato Annamaria Biancifiori, presidente Comitato Associazioni Pazienti Endocrinologici (Cape), invitando a fare attenzione, per esempio, alla terapia dell'ipotiroidismo con la tiroide secca, proposta come alternativa naturale all'uso dell'ormone tiroideo purificato. La tiroide secca, ha aggiunto Luca Chiovato, past president Ait, "è un estratto secco di tiroide porcina. Contiene una miscela dei due ormoni che può variare da una preparazione all'altra. È meno maneggevole della L-tiroxina e il suo utilizzo richiede un monitoraggio più accurato. Inoltre, non è un farmaco autorizzato dal ministero della Salute e spesso il suo approvvigionamento è poco trasparente". Inoltre, molti pazienti addebitano alla tiroide il sovrappeso, ma tranne casi più gravi non è così. E in ogni caso, ha chiarito Anna Maria Colao, presidente Società Italiana di Endocrinologia (Sie), "l'uso di farmaci a base dell'ormone tiroideo a scopo dimagrante non è adeguato né efficace, e presenta rischi per la salute". Un altro dubbio va sfatato perché "può mettere a repentaglio le campagne di prevenzione del tumore al seno - ha spiegato Maria Cristina Marzola, dell' Associazione Medicina Nucleare (Aimn) - "alcune donne temono che le radiazioni delle mammografie di screening possano causare danno. In realtà non esiste alcun pericolo. La radioattività erogata è molto bassa e le radiazioni comunque non colpiscono la tiroide".



Fonte: Redazione
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