Capocasale (Azione): irresponsabile far cadere Draghi
25-07-2022 16:33 - Politica
"Far cadere il Governo Draghi a soli sette mesi dalla scadenza naturale della legislatura è stato un atto irresponsabile e ha messo in mostra la completa inadeguatezza dell'intera classe dirigente da destra sinistra. Il susseguirsi rapido e inesorabile degli eventi che hanno portato alla crisi di Governo, prima, e allo scioglimento della Camere, poi, ha destato non poche perplessità negli Italiani che non hanno assolutamente compreso le ragioni dei diversi partiti che hanno portato a questo stato di cose.
Perché, davvero, per chiunque abbia un minimo di cognizione del momento storico che stiamo affrontando era difficile anche solo immaginare, oltre che capire, ciò che è poi realmente accaduto.
Immediata conseguenza di questa crisi è una campagna elettorale estiva che verrà condotta, come già sta accadendo da più parti, sugli slogan e sulle parole d'ordine, senza alcuna elaborazione politica e programmatica.
Corriamo il serio pericolo che tutto ciò che di buono ha fatto il Governo Draghi venga miseramente e squallidamente ridimensionato, mettendo a rischio non solo la ripartenza e gli investimenti programmati con il PNRR, ma anche la credibilità internazionale della nostra Italia.
Ci troviamo davanti ad uno scenario a dir poco sconcertante.
Centrodestra e centrosinistra non hanno soltanto fallito il proprio mandato politico, ponendo dinnanzi agli interessi nazionali i piccoli tornaconti di bottega, ma non riescono a presentare una proposta politica interessante, dirompente ed innovativa. Abbiamo, pertanto, la necessità di individuare un nuovo spazio politico, quell'ampio Fronte Repubblicano evocato dal nostro leader Carlo Calenda: lo spazio della serietà, composto da chi vuole contrastare una politica ridotta a "cialtronopoli", un ampio fronte che prenda l'agenda Draghi come base e metta insieme tutte le anime che vi si riconoscono.
E allora, la data delle elezioni deve diventare per tutti noi una scadenza estremamente importante perché i cittadini saranno chiamati ad eleggere i loro nuovi rappresentanti, peraltro in numero ridotto. E questi, a loro volta, avranno davanti una serie di sfide estremamente complesse la prima delle quali sarà quella di dare vita, in termini rapidi, ad un governo solido che abbia le personalità e gli strumenti adeguati per assumere le decisioni migliori di fronte a temi delicatissimi quali il conflitto russo-ucraino, il "caro energia", la crescita dell'inflazione, l'attuazione del PNRR ma, soprattutto, la ridefinizione del ruolo dell'Italia nello scacchiere europeo e mondiale.
Davanti a questi temi, una delle considerazioni più importanti riguarda l'astensionismo. Sarebbe folle non andare a votare il prossimo 25 settembre.
Mi auguro vivamente che quanto successo possa, almeno, rappresentare uno scossone per l'Italia che lavora, che produce, che combatte ogni giorno e che sia servito a capire quanto rilevante sia votare con consapevolezza e scegliere i propri rappresentanti con la cura eccezionale e necessaria che questo delicato compito che si è chiamati ad assolvere richiede.
E si tratta di una speranza ancor più viva se dal piano generale si scende a quello territoriale. La Calabria è stata massacrata da anni di inerzia dei propri rappresentanti e dalla loro incapacità nel saper interpretare e rappresentare a Roma, in sede di Governo, le vere esigenze e i fabbisogni di questo territorio, per cercare di mettere in piedi un percorso politico che miri a favorire la realizzazione di obiettivi necessari allo sviluppo, alla crescita della nostra Regione.
Ed ora che avremmo la possibilità di avere a disposizione fondi per le grandi infrastrutture, l'efficientamento energetico e la transizione ecologica abbiamo quanto mai bisogno di chi, guidato da una conoscenza e da un amore profondo e dalla voglia di riscatto per la propria Terra, possa davvero rappresentare la Calabria a livello nazionale.
Da qui un appello a tutti i cittadini affinché la scelta alle prossime politiche sia frutto di una riflessione ponderata, unendosi alla battaglia che Azione, sin dalla sua nascita, sta con coerenza portando avanti: mettere in campo la serietà e la capacità per sconfiggere la cialtroneria ed il becero populismo."
Carla Capocasale (Azione)
Perché, davvero, per chiunque abbia un minimo di cognizione del momento storico che stiamo affrontando era difficile anche solo immaginare, oltre che capire, ciò che è poi realmente accaduto.
Immediata conseguenza di questa crisi è una campagna elettorale estiva che verrà condotta, come già sta accadendo da più parti, sugli slogan e sulle parole d'ordine, senza alcuna elaborazione politica e programmatica.
Corriamo il serio pericolo che tutto ciò che di buono ha fatto il Governo Draghi venga miseramente e squallidamente ridimensionato, mettendo a rischio non solo la ripartenza e gli investimenti programmati con il PNRR, ma anche la credibilità internazionale della nostra Italia.
Ci troviamo davanti ad uno scenario a dir poco sconcertante.
Centrodestra e centrosinistra non hanno soltanto fallito il proprio mandato politico, ponendo dinnanzi agli interessi nazionali i piccoli tornaconti di bottega, ma non riescono a presentare una proposta politica interessante, dirompente ed innovativa. Abbiamo, pertanto, la necessità di individuare un nuovo spazio politico, quell'ampio Fronte Repubblicano evocato dal nostro leader Carlo Calenda: lo spazio della serietà, composto da chi vuole contrastare una politica ridotta a "cialtronopoli", un ampio fronte che prenda l'agenda Draghi come base e metta insieme tutte le anime che vi si riconoscono.
E allora, la data delle elezioni deve diventare per tutti noi una scadenza estremamente importante perché i cittadini saranno chiamati ad eleggere i loro nuovi rappresentanti, peraltro in numero ridotto. E questi, a loro volta, avranno davanti una serie di sfide estremamente complesse la prima delle quali sarà quella di dare vita, in termini rapidi, ad un governo solido che abbia le personalità e gli strumenti adeguati per assumere le decisioni migliori di fronte a temi delicatissimi quali il conflitto russo-ucraino, il "caro energia", la crescita dell'inflazione, l'attuazione del PNRR ma, soprattutto, la ridefinizione del ruolo dell'Italia nello scacchiere europeo e mondiale.
Davanti a questi temi, una delle considerazioni più importanti riguarda l'astensionismo. Sarebbe folle non andare a votare il prossimo 25 settembre.
Mi auguro vivamente che quanto successo possa, almeno, rappresentare uno scossone per l'Italia che lavora, che produce, che combatte ogni giorno e che sia servito a capire quanto rilevante sia votare con consapevolezza e scegliere i propri rappresentanti con la cura eccezionale e necessaria che questo delicato compito che si è chiamati ad assolvere richiede.
E si tratta di una speranza ancor più viva se dal piano generale si scende a quello territoriale. La Calabria è stata massacrata da anni di inerzia dei propri rappresentanti e dalla loro incapacità nel saper interpretare e rappresentare a Roma, in sede di Governo, le vere esigenze e i fabbisogni di questo territorio, per cercare di mettere in piedi un percorso politico che miri a favorire la realizzazione di obiettivi necessari allo sviluppo, alla crescita della nostra Regione.
Ed ora che avremmo la possibilità di avere a disposizione fondi per le grandi infrastrutture, l'efficientamento energetico e la transizione ecologica abbiamo quanto mai bisogno di chi, guidato da una conoscenza e da un amore profondo e dalla voglia di riscatto per la propria Terra, possa davvero rappresentare la Calabria a livello nazionale.
Da qui un appello a tutti i cittadini affinché la scelta alle prossime politiche sia frutto di una riflessione ponderata, unendosi alla battaglia che Azione, sin dalla sua nascita, sta con coerenza portando avanti: mettere in campo la serietà e la capacità per sconfiggere la cialtroneria ed il becero populismo."
Carla Capocasale (Azione)
Fonte: Redazione - riceviamo e pubblichiamo