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Crotone: Sculco, Megna e Arcuri su Bonifica e Eni

29-10-2022 16:54 - Calabria
"Sulla bonifica gatta ci cova". Inizia così il comunicato congiunto.

La vicenda Bonifica e i rapporti con Eni, in queste ore, sono tornati di attualità e ciò non certo per merito e desiderio del sindaco Voce.
Al contrario, su questa fondamentale problematica il nostro “beneamato” sindaco tace, non profferisce parola e, da tempo, si “tiene la posta”.
Chissà perché?
Come mai un argomento che per lui è stato il cavallo di battaglia usato a piene mani per spaventare i crotonesi e conquistare, in tal modo, facilmente il Comune, è stato così velocemente accantonato e riposto nel dimenticatoio?
Chissà perché?
Conoscendolo, ormai, per quello che è stato e per quello che ha combinato in questi due anni di Amministrazione della città, ci sarebbe da pensare che “qui gatta ci cova”.
Lo dobbiamo alla stampa, ed in particolar modo a “Il Crotonese” che con la solita perizia giornalistica ha affrontato il tema ponendo dubbi e interrogativi che hanno ricollocato al centro dell’attenzione la bonifica, la principale tematica che da anni la città vive con particolare preoccupazione.
Questo intervento ha fatto rinascere a tanti il desiderio di sapere e conoscere, di avere adeguate e veritiere informazioni sullo stato della situazione della bonifica delle aree industriali che, ormai, da tempo risulta essere ferma al palo e non se ne comprende la ragione.
Non si capisce in quale direzione si sta andando. Che linea e che impostazione si sta seguendo?
Il Sindaco Voce e la sua amministrazione hanno una linea? Degli obiettivi? Hanno una strategia?
Ci si sta muovendo nel rispetto della sentenza del tribunale di Milano che nel 2012 ha condannato Eni a pagare i danni ambientali prodotti (i famosi 71 milioni di euro di cui si è perso traccia)?
Ci si sta muovendo nel contesto dell’accordo sottoscritto con ENI nel 2018 e in coerenza con il Decreto del Ministro dell’Ambiente Costa che dà valore dispositivo allo stesso accordo?
Oppure si sta procedendo a caso ed a tentoni o, peggio, per assecondare e servire l’Eni chissà per quali inspiegabili interessi?
Invece di gironzolare a destra e a manca, ed in questo periodo, a differenza del passato, più a destra che a manca, per cercare “complici” di quello che sembra un vero e proprio “delitto” nei confronti della città, provi il sindaco a fare chiarezza.
Parli con la città, apra un vero e schietto confronto, magari senza bava alla bocca e senza offendere gli interlocutori, e soprattutto abbia rispetto del massimo organo rappresentativo e democratico della città.
Convochi il consiglio comunale e si confronti con i rappresentanti del popolo.
Caro sindaco il tempo trascorso ha misurato, stabilito e certificato la sua “capacità” di amministrare Crotone, continuare oltre e invano non è utile a nessuno, nemmeo a quelli che ne hanno un beneficio personale.

È tempo di cambiare!
È tempo di aprire una nuova prospettiva per la città di Crotone.

f.to
Flora Sculco
Danilo Arcuri
Antonio Megna


Fonte: Redazione

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