18 Aprile 2024
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Gli Stati Uniti inviano otto F-35 in Europa per assistere la Nato

07-05-2022 07:46 - Crisi Ucraina - Russia
Anche l'Italia ha inviato 6 jet da combattimento F-16 ​​in Romania.
In un crescente clima di tensione tra Russia e Nato in Europa, l'Air Force degli Stati Uniti ha inviato gli F-35 di ultima generazione per supportare le operazioni di difesa dell'Alleanza. Più di 200 membri del personale della guardia aerea del Vermont, il loro equipaggiamento e otto jet sono ora in Europa, dove i piloti voleranno in quelle che vengono chiamate missioni di polizia aerea potenziate lungo il fianco orientale, per monitorare le intrusioni di aerei russi.

La Vermont Air National Guard, la prima unità di guardia degli Usa a pilotare gli F-35, è stata schierata all'estero per la prima volta con i nuovissimi jet dell'Air Force. Il dispiegamento arriva solo pochi mesi dopo che la guardia del Vermont ha completato la sua conversione dagli aerei da combattimento F-16 agli F-35, che hanno iniziato ad arrivare nel settembre 2019. «Siamo lì per difendere la Nato», ha detto il pilota dell'F-35 John "Rocky" MacRae.

«Non siamo in Europa per attaccare o iniziare qualcosa. Siamo lì per assumere una posizione in difesa della Nato e sostenere i nostri alleati». E anche dalla base americana di Aviano sei jet da combattimento F-16 sono decollati per rischierarsi in Romania, a sostituzione dei caccia del 480th EFS.

Gli F-35 della Nato
L'Air Force descrive l'F-35 come il suo caccia di quinta generazione che combina la tecnologia stealth con la capacità di svolgere più missioni. Diversi modelli vengono costruiti per l'Air Force, la Marina e i Marines, e i jet vengono venduti agli alleati degli Stati Uniti in tutto il mondo. Il programma F-35 è anche il sistema d'arma più costoso di tutti i tempi dell'esercito americano, con un costo totale stimato di 1,5 trilioni di dollari in un programma di 50 anni. Il modello di aerei con sede nel Vermont è costato circa 94 milioni di dollari ciascuno.

La minaccia russa
Il 29 maggio la Nato ha emesso una nota ufficiale, per segnalare l'alto traffico di jet russi diretti verso i confini europei registrato dal 26 aprile ad oggi. «I caccia Nato si sono alzati in volo più volte negli ultimi quattro giorni per intercettare gli aerei russi sul Mar Baltico e sul Mar Nero», si legge. Ogni volta che un velivolo di Mosca si dirige verso i confini, quelli Nato decollano in scramble, pronti a coprire la no fly zone imposta alla Russia.



Fonte: Il Messaggero
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