Il Sindaco Seminario duro sull'autonomia differenziata e dice: "scendiamo in campo"
09-07-2024 18:02 - Politica
“Sull’autonomia differenziata occorre da parte di noi Sindaci una dura presa di posizione che chiama ad una lotta unitaria.
Ci sono materie importantissime che non possono essere gestite dalle Regioni in maniera autonoma.
I sindaci che amministrano il crotonese, ad esempio, sanno quanto sia difficile garantire quello che chiedono i cittadini e ciò che servirebbe alle future generazioni in un contesto di totale difficoltà socio – economica e di gravi carenze amministrative. Con il regionalismo spinto non si creerebbe una maggiore efficienza, come continua a sostenere il ministro Calderoli per giustificare la sua proposta, ma si determinerebbe invece un peggioramento delle condizioni dei Comuni del sud Italia.
L’autonomia differenziata rappresenterebbe per le nostre realtà il colpo di grazia.
In un Paese già fortemente diviso, ormai in sempre più materie e aree, tra Nord e Sud, centro e periferie, coste e aree interne, piccoli e grandi Comuni, come è solo pensabile di proporre o imporre una decisione del genere? Se al Sud ci sono problemi di maggiore disoccupazione che nel resto dell’Italia, meno asili nido, meno ospedali e carenti strutture sanitarie, meno infrastrutture, meno trasporti pubblici, la risposta di un governo non può essere la concessione di autonomie, appunto, differenziate.
Data quindi l’approvazione di questa “legge spacca – Italia” auspico che ogni istituzione a cui sta a cuore questa terra si unisca nella battaglia referendaria per abolirla: da una parte chi spacca l’Italia, dall’altra chi la vuole unita e si batte per l’unità.
E’ il momento di scendere in campo, senza tentennamenti, per difendere i nostri territori senza campanilismi o strategie politiche o istituzionali”.
Ci sono materie importantissime che non possono essere gestite dalle Regioni in maniera autonoma.
I sindaci che amministrano il crotonese, ad esempio, sanno quanto sia difficile garantire quello che chiedono i cittadini e ciò che servirebbe alle future generazioni in un contesto di totale difficoltà socio – economica e di gravi carenze amministrative. Con il regionalismo spinto non si creerebbe una maggiore efficienza, come continua a sostenere il ministro Calderoli per giustificare la sua proposta, ma si determinerebbe invece un peggioramento delle condizioni dei Comuni del sud Italia.
L’autonomia differenziata rappresenterebbe per le nostre realtà il colpo di grazia.
In un Paese già fortemente diviso, ormai in sempre più materie e aree, tra Nord e Sud, centro e periferie, coste e aree interne, piccoli e grandi Comuni, come è solo pensabile di proporre o imporre una decisione del genere? Se al Sud ci sono problemi di maggiore disoccupazione che nel resto dell’Italia, meno asili nido, meno ospedali e carenti strutture sanitarie, meno infrastrutture, meno trasporti pubblici, la risposta di un governo non può essere la concessione di autonomie, appunto, differenziate.
Data quindi l’approvazione di questa “legge spacca – Italia” auspico che ogni istituzione a cui sta a cuore questa terra si unisca nella battaglia referendaria per abolirla: da una parte chi spacca l’Italia, dall’altra chi la vuole unita e si batte per l’unità.
E’ il momento di scendere in campo, senza tentennamenti, per difendere i nostri territori senza campanilismi o strategie politiche o istituzionali”.
Francesco Seminario
Sindaco di Casabona
Fonte: Redazione