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Strage Migranti: la riflessione di Cotruzzolà e Lumeno

28-02-2023 22:04 - ATTUALITA'
Era il 2015 quando 250 migranti annegarono nel Canale di Sicilia. Furono giornate tristi che speravamo di non rivivere. Credevamo che dopo 8 anni i governi avrebbero trovato un modo per evitare queste tragedie, ma si è puntato solo a soluzioni adatte a raccogliere voti. Criminalizzare l'umanizzazione di chi si mette a disposizione per aiutare non ha fatto altro che peggiorare la situazione e oggi riscriviamo la triste storia di chi fugge e trova la morte in mare. “E se il mare spegne quella fiammella…” Sono ore in cui il dolore cresce in noi, da sempre impegnati nell’accoglienza di persone che vivono nella sofferenza. Le decine di migranti annegati a pochi chilometri dalle nostre case costituiscono motivo di grande tristezza e sgomento. Le loro vite si sono spente in quel Mediterraneo che doveva rappresentare il futuro, la fiammella della speranza di una vita degna di questo nome, e che la morte ha invece cancellato irrimediabilmente. Ingiustamente. Non abbiamo avuto la possibilità di aiutarli. Avremmo voluto, ma non abbiamo potuto. E questo ci fa male. Un male interno, tanto intenso, quanto silenzioso…Il dolore, quello vero, non fa rumore.
È banale pensare che i trafficanti di esseri umani siano i soli colpevoli di queste tragedie. Omettendo la vera causa di queste migrazioni: la profonda disperazione di persone che pur di realizzare il sogno di una vita migliore sono disposte a tutto, anche ad affrontare le insidie del mare invernale a bordo di un barcone. E se non si vedono miglioramenti nelle condizioni di vita dei loro paesi, se non siamo in grado di aiutarli a casa loro, se non ci sono canali regolari per arrivare qui in Europa, non restano che i barconi e i trafficanti. Siamo convinti che solo rimuovendo le cause che spingono ad abbandonare la propria terra eviteremo queste stragi. Che si attuino serie iniziative di sostegno allo sviluppo, ma al contempo che si attivino modalità ordinarie per i flussi migratori. Se avessero potuto, le vittime di questa tragedia avrebbero comprato un biglietto aereo piuttosto che foraggiare la criminalità dei trafficanti.
Gregorio Mungari Cotruzzolà
Presidente Coop. Sociale Agorà Kroton

Pino De Lucia Lumeno
Resp. Immigrazione Legacoop Calabria


Fonte: Redazione

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