L'influenza è arrivata e colpisce soprattutto i bambini. Consigli
05-12-2022 19:17 - SALUTE
Lo specialista: "bisogna rispettare i tempi di convalescenza, che sono lunghi. E non serve l'antibiotico".
L'influenza è arrivata e quest'anno è partita in modo piuttosto brusco: migliaia di italiani, infatti, sono già a letto con febbre, tosse e raffreddore. Stando alle stime dell'ultimo report settimanale InfluNet, dell'Istituto superiore di sanità (Iss), il numero di casi di sindromi simil-influenzali è in aumento: nella settimana dal 14 al 20 novembre, infatti, l'incidenza è stata di 9,5 casi per mille assistiti, contro i 6,9 della settimana precedente. Tuttavia quest'anno, come viene sottolineato nel documento, ad essere particolarmente colpita è la fascia pediatrica, soprattutto i bambini al di sotto dei 5 anni d'età. Ma niente panico: ecco quali sono sintomi e quando fare il vaccino anti-influenzale.
I sintomi
Queste forme influenzali si manifestano generalmente con sintomi molto simili ed è quindi difficile distinguere la Covid-19 (perdita del gusto e dell'olfatto a parte) senza fare un tampone. In una circolare del Ministero della salute, chiamata “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2022-2023”, viene specificato che i sintomi tipici sono l'insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari. E ancora: mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Soprattutto nei bambini, inoltre, possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea. Solitamente, la maggior parte dei casi guarisce in 7/10 giorni, tranne alcuni soggetti fragili, che sono perciò a maggior rischio di complicanze.
Per adesso i più colpiti sono bambini e ragazzi. Qual è il consiglio per i genitori?
“Intanto di stare tranquilli”, spiega sempre Biasci. Molti pronto soccorso invece sono presi d’assalto, così come i medici. “Stiamo diventando matti. Non bisogna agitarsi per il figlio malato. Capitano persone che ci contattano molto agitate la mattina perché il figlio la sera prima aveva 38,5. Ma dopo 12 ore è troppo presto per una visita o disporre degli esami. Una volta il dottore non si avvertiva nemmeno, adesso arrivano due o tre chiamate per la stessa influenza”.
“Intanto di stare tranquilli”, spiega sempre Biasci. Molti pronto soccorso invece sono presi d’assalto, così come i medici. “Stiamo diventando matti. Non bisogna agitarsi per il figlio malato. Capitano persone che ci contattano molto agitate la mattina perché il figlio la sera prima aveva 38,5. Ma dopo 12 ore è troppo presto per una visita o disporre degli esami. Una volta il dottore non si avvertiva nemmeno, adesso arrivano due o tre chiamate per la stessa influenza”.
Quanto dura l’influenza?
Sempre secondo Biasci, proprio la durata è una degli aspetti che sorprende i genitori, che forse si sono scordati di come funziona l’influenza. “Si preoccupano perché dura di più rispetto ad altre comuni malattie virali o febbrili, che vanno avanti per due o tre giorni. Qui si parla di 5-6 giorni di febbre e più di una settimana per tornare a scuola”. Un aspetto molto importante è proprio rispettare i tempi di convalescenza. “Non bisogna avere fretta di tornare in comunità, c’è il rischio di ricadute. Guariamo bene”.
Sempre secondo Biasci, proprio la durata è una degli aspetti che sorprende i genitori, che forse si sono scordati di come funziona l’influenza. “Si preoccupano perché dura di più rispetto ad altre comuni malattie virali o febbrili, che vanno avanti per due o tre giorni. Qui si parla di 5-6 giorni di febbre e più di una settimana per tornare a scuola”. Un aspetto molto importante è proprio rispettare i tempi di convalescenza. “Non bisogna avere fretta di tornare in comunità, c’è il rischio di ricadute. Guariamo bene”.
Quali sono le cure?
Vanno sempre usati gli stessi farmaci. E cioè “antipiretici per la febbre ed eventualmente altri prodotti per i sintomi. E non devono essere presi gli antibiotici. Uno dei motivi per i quali certi bambini vengono portati due o tre volte per essere visitati, è che i genitori chiedono l’antibiotico perché la febbre non passa. Ma un dottore serio non lo prescrive, quello va riservato quando ci sono complicanze, cioè sovra infezioni batteriche”.
Vanno sempre usati gli stessi farmaci. E cioè “antipiretici per la febbre ed eventualmente altri prodotti per i sintomi. E non devono essere presi gli antibiotici. Uno dei motivi per i quali certi bambini vengono portati due o tre volte per essere visitati, è che i genitori chiedono l’antibiotico perché la febbre non passa. Ma un dottore serio non lo prescrive, quello va riservato quando ci sono complicanze, cioè sovra infezioni batteriche”.
Fonte: Redazione