07 Giugno 2025
[]
[]
keyboard_arrow_left keyboard_arrow_right
News
percorso: Home > News > ATTUALITA'

Senato: il Decreto Sicurezza è legge

05-06-2025 15:56 - ATTUALITA'
Con un totale di 109 voti a favore, 69 contrari e un solo astenuto, l’Aula del Senato ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto sicurezza. Dopo il passaggio alla Camera avvenuto lo scorso 29 maggio, il testo ha quindi completato il suo iter parlamentare ed è ora legge. Concluse le dichiarazioni di voto, nell’Aula del Senato si è dato il via alla ‘chiama’ dei senatori per il voto di fiducia che è stato chiesto dal governo sul decreto sicurezza”, momento formale che ha sancito l’importanza attribuita dall’esecutivo al provvedimento.

Il testo, già approvato dalla Camera, se ottenesse anche il via libera di Palazzo Madama, diventerebbe definitivo, era stato ricordato in vista della seduta, e così è stato.

Uno degli episodi più accesi si è verificato durante l’intervento del senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, che presiede la Commissione Affari Costituzionali. Le sue parole hanno provocato una dura reazione da parte delle opposizioni. “I senatori di Pd e M5s sono scesi urlando dai loro banchi, andando verso quelli della maggioranza, dopo che Balboni aveva detto: ‘Capisco che vogliate stare dalla parte della criminalità’”, affermazione che ha fatto esplodere la protesta in Aula.

Il decreto sicurezza contiene misure che spaziano dal contrasto all’illegalità al rafforzamento dei controlli sul territorio, e fin dal suo annuncio ha polarizzato il confronto politico. Ora che è legge, sarà centrale valutare il suo impatto concreto, in un contesto dove la sicurezza resta uno dei temi più sensibili e divisivi.

Molti esponenti dell’opposizione, tra cui il presidente del gruppo Misto Peppe De Cristofaro di Avs, si sono alzati in piedi e sono andati verso i banchi della maggioranza per controbattere a Balboni, ma sono stati bloccati al centro dell’emiciclo dagli assistenti parlamentari. Alcuni hanno gridato ‘Fuori! ’. La frase di Balboni è stata stigmatizzata anche dalla presidente di turno Anna Rossomando (Pd).

Balboni ha prima detto che la sua era stata una sorta di ‘domanda retorica’ e poi si è scusato. A quel punto i lavori sono ripresi. Ma l’intervento di Balboni è stato contestato anche perché aveva accusato il centrosinistra di essere “radical chic” e di non pensare alle fasce più deboli della popolazione.

I lavori erano ripresi dopo una interruzione, in seguito alla protesta dei senatori del Pd, M5s e Avs che si erano seduti davanti ai banchi del governo urlando “Vergogna vergogna” e mostrando alcuni con cartelli con le scritte ‘Denunciateci tutti’ o ‘Vergogna’ e chiedendo di convocare la conferenza dei capigruppo.

Il riferimento della protesta dei senatori è anche alla punibilità – prevista nel provvedimento -, in alcuni casi come nelle rivolte in carcere. di atteggiamenti di resistenza passiva o al reato di blocco stradale. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha fatto inizialmente proseguire i lavori evidenziando la presenza di precedenti di una protesta di questo tipo e dando la parola a Carlo Calenda. I senatori di Azione, così come Iv, erano seduti sui loro scranni. Prima che Calenda prendesse la parola i senatori seduti hanno, però, fatto un coro ‘Capigruppo, capigruppo! ’ e dopo poco il presidente ha sospeso la seduta e convocato i presidenti dei gruppi.

’“Con l’approvazione definitiva del Decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa”. Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni. “Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili – aggiunge -. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione. Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell’Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini. Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione”.

La conferenza dei capigruppo del Senato è convocata domani alle 11. 30. E’ quanto riferisce l’ufficio stampa di Palazzo Madama. La convocazione nasce anche dalla richiesta delle opposizioni di far slittare l’esame della riforma della giustizia dall’11 giugno a settembre.



Fonte: La Capitale News

Invia i tuoi Comunicati a info@redpost.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
Informativa Privacy
Testo dell´informativa da compilare...
torna indietro leggi Informativa Privacy
 obbligatorio
cookie